4 Novembre 2012

Il progetto: Dalla cultura del territorio al turismo enogastronomico

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Creare una rete funzionale e concreta tra i vari attori che lavorano sul territorio per un’offerta turistica di valore e reale. Questa è l’idea generatrice e promotrice del progetto APQ “Dalla cultura del territorio al turismo enogastronomico”. Progetto che vede coinvolti innanzitutto il Ministero dello Sviluppo Economico, l’IRVOS e la Federazione Strade del Vino e Sapori di Sicilia.

Si è già arrivati alla seconda tappa che prevede incontri e dibattiti nelle aree destinate alla realizzazione di nuovi prodotti turistici enogastronomici. La prima si è svolta durante i mesi estivi. In questi giorni dunque, dal 28 settembre all’1 ottobre, un responsabile della segreteria tecnica del Ministero, il dott. Canova, ed i referenti del progetto sono stati impegnati in un “tour” che ha coinvolto in prima persona i produttori vitivinicoli “con lo scopo di riceverne input propositivi, – spiega Canova durante l’incontro che si è tenuto sabato presso l’Enoteca Strade del Vino di Marsala – capire i punti deboli, partendo dall’analisi della situazione reale, richiedendo loro quali luoghi del proprio territorio vorrebbero far visitare al turista oltre la propria cantina”.

E per farlo non semplici dibattiti e scambi di opinioni, ma veri e propri test compilati dai produttori che poi verranno analizzati e costituiranno delle linee guida. “La tematica – afferma Dario Di Bernardi dell’Istituto – è molto sentita nel territorio, vi è una reale esigenza di dar vita ad una rete enoturistica valida. L’IRVOS ha accettato la sfida formando una unità operativa”. La Sicilia “ è molto cambiata negli ultimi vent’anni nella percezione all’esterno – aggiunge – ma adesso occorre mettere ordine, fare squadra, dare identità alla confusione. Creare insomma una continuità nel territorio, un “percorso del vino””. E per farlo “bisogna capire cosa abbiamo e cosa soprattutto si aspettano i turisti”, conclude Di Bernardi. Centri visitatori, centri locali, itinerari sono le aree su cui lavorerà il progetto alla realizzazione del quale è stato dato spazio ai giovani. “Si tratta, a parer mio, – commenta Gori Sparacino, presidente della Federazione Strade del Vino e Sapori di Sicilia – del primo reale progetto che affronta la tematica dell’enoturismo. Fare rete è da sempre stato l’obiettivo delle Strade del Vino: per questo sono state formate, pur con tutti i problemi esterni ed interni”. Castellammare del Golfo, Mazara del Vallo, Alcamo, Marsala, Menfi, Erice, sono le tappe che hanno visto coinvolti i referenti del progetto e chi opera nel settore nonché le istituzioni. Recuperare il senso del territorio è l’altra tematica non meno importante che è stata sviluppata assieme alle aspettative di chi lavora in Sicilia e di chi invece viene in Sicilia a visitarla, i turisti. All’incontro a Marsala erano presenti il dirigente della Soprintendenza per i Beni culturali di Trapani, Rossella Giglio, che ha lanciato l’idea di un museo archeologico del vino; il presidente dell’Associazione di Marsala Salvatore Lombardo; Vincenzo Fazio della Strada del Vino di Erice. Oltre, ovviamente, ai produttori del luogo che hanno dimostrato entusiasmo per il progetto e hanno espresso le loro idee.

 

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