Internazionalizzazione

22 Marzo 2015

Vinitaly 2015, Caleca e Di Giacomo

Vinitaly 2015, Caleca e Di Giacomo

calecaNino Caleca, assessore all’Agricoltura: “Il recente riconoscimento da parte dell’UNESCO dell’alberello di vite di Pantelleria come bene patrimonio dell’umanità nell’anno di EXPO2015 ci costringe ad una riflessione che, partendo dal vino, investe la nostra storia e la nostra cultura. Il lavoro dell’uomo, che strappa prezioso succo alla terra e lo trasforma in nettare, è l’espressione della continua sfida dell’uomo e del suo desiderio della ricerca di perfezione, di traguardi sempre più ambiti, di nuovi mercati. Vinitaly con la sua storia, la presenza di aziende, i buyers internazionali é una vetrina molto ambita in cui il mondo del vino si confronta, si conosce e riconosce. Ecco perchè è importante esserci al Vinitaly.

La Sicilia ci sarà anche quest’anno con le sue eccellenze, quelle aziende che giorno dopo giorno in poco più di venti anni, con un sogno ed una visione, hanno trasformato il vino nella punta di diamante della nostra agricoltura.  I produttori vitivinicoli della Sicilia presenti a Verona hanno saputo coniugare qualità di prodotto, strumenti di certificazione, strategie di marketing e sono oggi competitivi e vincenti sui mercati internazionali, tra i pochi ad aver compreso che la sfida oggi ha superato i confini dei mercati nazionali per puntare al mercato globale.  E il vino rappresenta in maniera immediata e diretta i valori della nostra terra. E’, infatti, uno  dei pochi prodotti che non può essere delocalizzato perché è frutto di specifiche condizioni di clima, territorio e tecnica colturale, rimanda ad una specifica comunità che in quella terra vive e lavora.  Il mondo del vino ha fatto da apripista per altri settori che oggi, sull’esempio percorso e su mercati giá aperti cominciano ad intraprendere con maggiore coraggio nuovi cammini di produzione e commercializzazione. È il caso, ad esempio, del settore dell’olio che con i sei consorzi riconosciuti e la nuova IGP, si candida ad un futuro di successi che, sono certo, nell’arco di breve tempo sapranno anche attribuire giusto valore commerciale ai nostri prodotti. È questa agricoltura: moderna, competitiva, innovativa, vincente, capace di produrre reddito, quella a cui guardano sempre più giovani che alla terra tornano con l’entusiasmo di costruire un’opportunitá di lavoro e di investimento. Il prossimo PSR continuerá a sostenere l’agricoltura siciliana ed i giovani e l’Assessorato Agricoltura destinerá  ancora più risorse per miglioramenti ed investimenti negli impianti come anche negli OCM e nelle misure di commercializzazione internazionale. A Verona la Sicilia parteciperá orgogliosamente a fianco degli imprenditori dando loro ogni certezza che saranno attivati tutti gli strumenti possibili perchè sia ancora maggiore la qualitá e quantitá di interventi a sostegno delle buone produzioni. E L’assessorato dell’agricoltura troverà tutti gli strumenti per sostenere quegli imprenditori agricoli che sapranno coniugare territorio, ambiente e tradizione, riscoprendo i valori della filiera mediterranea come principi culturali cui deve ispirarsi un pianeta che non intende le proprie risorse come merce da depredare ma come opportunitá da preservare e sviluppare”. 

 

 

di_giacomo_copyNino Di Giacomo, commissario straordinario IRVO: “La Sicilia del vino vive di eccellenze territoriali uniche ed impareggiabili per natura e biodiversità. Ed anche quest’anno il Vinitaly costituirà un’importante vetrina per l’Isola. Pantelleria ne sarà in particolare la protagonista col suo recente riconoscimento UNESCO. Riconoscimento che è arrivato a conclusione di un grande lavoro di squadra che ha visto l’Irvo lavorare in sintonia con il Ministero delle Politiche Agricole, il comune di Pantelleria ed i piccoli produttori dell’isola. Le centosessanta cantine siciliane alla fiera veronese porteranno i diversi terroir, quella varietà che ne fa il punto di forza e che l’ente che rappresento cerca di portare avanti ed innalzare grazie ad un lavoro di controllo, certificazione e ricerca. L’Istituto Regionale del Vino e dell’Olio negli ultimi anni, ha dimostrato la capacità di produrre reddito e la capacità di mettere in atto ricerche che hanno avvantaggiato la produzione vinicola siciliana e non solo. L’ente riveste infatti anche un ruolo di ricerca e certificazione con alcuni Paesi del Mediterraneo, soprattutto Malta. E poi la recente intesa con l’Assessorato dell’Agricoltura per la gestione di alcuni spazi nel Cluster BioMediterraneo all’interno della grande evento di Expo2015. Sarà insomma un presente ed un futuro denso di impegni, senza tralasciare il lavoro di controllo e certificazione che scaturirà dal varo dell’Igp Olio di Sicilia”. 

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